Loading...
Venerdì 30 novembre scorso Mariott, la più grande multinazionale alberghiera al mondo, ha reso noto in un comunicato sul proprio sito che il proprio sistema di prenotazione Starwood è stato violato da un attacco hacker iniziato nel 2014 ed intercettato solo nel settembre 2018 grazie ad una segnalazione di accesso non autorizzato. A novembre 2018 Mariott ha avuto la certezza che per 4 anni i dati di una moltitudine di ospiti sono stati esposti all’incursione. Un’evenienza che certifica che i sistemi di intrusion detectiona protezione del sistema erano del tutto inadeguati.
I dati violati riguardano solo i clienti di alcuni hotel del gruppo, fatto che trova spiegazione in una recente operazione di M&A. Fino a non molto tempo fa la “Starwood Hotels and Resorts Worldwide” era un gruppo alberghiero a sé stante che vantava nel suo bouquet famose catene come Sheraton, Westin, St. Regis, Le Méridien, e Design Hotels. Nel 2016 Mariott International – battendo una concorrente offerta cinese – ha acquisito Starwood per 13,6 miliardi di USD; una fusione grazie (anche) alla quale oggi al quartier generale di Mariott in Maryland fanno riferimento circa 6.700 strutture in 130 paesi del mondo.
Sebbene Mariott abbia pianificando di accorpare i propri sistemi di prenotazione a quelli della piattaforma utilizzata da Starwood, questa è ad oggi ancora un sistema dedicato e pertanto solo gli ospiti degli Starwood hotel sono interessati dalla violazione di sicurezza. Il problema è che le strutture di Starwood sono tantissime e frequentatissime, e – soprattutto – il data breach ha una “profondità” di quattro anni. L’insieme di questi fattori fa sì che il numero di persone coinvolte è spaventoso….
Fonte Privacy.it